Sabato 17 dicembre 2016, alle ore 17.30, si inaugura la collettiva di grafica, fotografia, pittura e artigianato, a cura di Veronica Longo e Rosalba Volpe, degli artisti e corsisti dell’Atelier Controsegno, sito in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione cumana Dazio, lungomare Bagnoli).
Per l’occasione i ballerini Adelma Rago e Peppe di Gennaro si esibiranno in una performance inedita di Tango Argentino. La mostra resterà aperta dal 17 dicembre 2016 al 28 gennaio 2017.
Sinfonie è il tema proposto ai soci-artisti di Controsegno per l’esposizione conclusiva dell’anno sociale 2016: la tematica si intende come armonia tra colori, danze e suoni, in un mix di emozioni e fantasie. Per questo, nel “vincolo” di uno spazio minimo e massimo concesso, ognuno si esprime nella piena libertà della sua tecnica, interpretando secondo il proprio “credo” la tematica propostagli.
Si passa così dall’incisione tradizionale (bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta), sperimentale (morsure aperte, metodologie di Hayter, impressioni e stucchi su cartone) o atossica (incisione verde su tetrapack), alla grafica realizzata su carta, alla pittura compiuta con acrilici, olii, tempera all’uovo, gessetti e tecniche miste su juta o tavola, alla fotografia dai colori fantastici e brillanti che rendono la vividezza delle emozioni. Ci sono poi sculture in bronzo, opere di alto artigianato in ceramica raku, biglietti, segnalibri e libri di artista, il tutto a testimoniare la rilevanza dell’oggetto originale unico nelle sue fattezze perché realizzato rigorosamente “a mano”, ben lontano dai prodotti industriali. Dimostrazione della qualità degli elaborati prodotti sono anche le stampe dei corsisti, come di consuetudine esposti a fine anno all’interno dei pannelli e che bene si integrano nel contesto collettivo.
Tanti i soggetti rappresentati, da figurativi ad astratti: i paesaggi, presenti nelle stampe o nelle fotografie, si presentano come “sinfonie” di sfondi dove alberi, riflessi cangianti, soffioni, vedute marine o animali si mostrano al pubblico in un’armonia di tonalità crescenti come solo la melodia sa fare; altre immagini, invece, partono dai "nanomateriali” per offrire al pubblico visioni inedite e sorprendenti. Dai toni terrosi sono le “nature danzanti”, forme fluide che spiccano dal fondo della carta catramata al confine tra figurazione e scenari. Nell’ambito della figurazione, risentono della cultura del ‘900, i corpi plastici che emergono dal buio o quelli che si integrano con simboli, testi scritti o spartiti.
Largo spazio è dato alla musica o al ballo, che nelle opere compaiono nelle sembianze di una cantante dalle sonorità blues o sotto forma di strumenti di diverso genere (sassofoni, violini, violoncelli, fisarmoniche) per passare a mani che dirigono, ballerine di danza classica, folle festosamente danzanti, corpi snelli che fluttuano nell’aria o che si muovono in gruppo nello spazio dando ritmo poetico o energico alla composizione.
Qualcuno si ispira ai personaggi del circo, protagonisti solitari di un mondo spesso gioioso solo per il pubblico. I quadri “astratti” interpretano il “contrappunto” musicale attraverso geometrie perfettamente equilibrate come uno spartito musicale, mentre altri esprimono la loro potenza ed energia attraverso l’esplosione di colori briosi, la materia insita nell’opera o la realizzazione particolareggiata e minuta dei singoli dettagli, come un mistero da scoprire… In particolare, alcuni di tipo informale “cristallizzano” la carta che “trasborda” dalla superfice bidimensionale, non solo dipingendo oltre la cornice, ma ponendosi con la maestosità di un altorilievo. Di notevole interesse è, infine, il legame con la cultura classica, che rappresenta sculture e colonne greche come una danza leggera tra le parti, in perfetta consonanza tra di loro.